Biografie sintetiche di alcuni anarchici modenesi

Luigi Gavioli

Luigi Gavioli nasce a Mirandola il 17 febbraio 1902, da Geremia e Brigida Quarri, rappresentante di commercio. Nel 1918 si trasferisce a Gonzaga (MN), trovando lavoro come garzone di pasticceria, ed aderisce al gruppo anarchico locale. Partecipa alle agitazioni del “biennio rosso” e nell’agosto del 1921 subisce un’aggressione fascista nei pressi di Reggiolo (RE). Poco tempo dopo i fascisti tentano di incendiare la sua casa. Nel 1930 si trasferisce a Verona poi, nel 1933, giunge definitivamente a Roma.
Dopo l’occupazione tedesca entra nel movimento clandestino antifascista. Nel 1944 è attivo nei GAP romani nella zona del quartiere Italia. Nel suo appartamento trovano rifugio ebrei ed ex prigionieri alleati in attesa di passare il fronte a Sud. A causa di una delazione è arrestato con la moglie e il figlio all’inizio del marzo 1944. Portato in via Tasso, è torturato a lungo, per essere poi trasferito il 22 marzo nel carcere di Regina Coeli. Qui il 24 marzo è prelevato e portato con altri 334 uomini nelle cave in disuso sulla via Ardeatina e ucciso dai tedeschi per rappresaglia per l’attacco partigiano di via Rasella. Riposa nel sarcofago n. 102 del Sacrario nazionale delle Fosse Ardeatine.
 
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