Biografie sintetiche di alcuni anarchici modenesi

Zelindo Vincenzi

Zelindo Vincenzi nasce a Modena il 18 novembre 1882 da Cesare e Clementina Bizzocoli, muratore. Dopo una breve militanza nel PSI aderisce al Gruppo anarchico modenese, del quale è considerato uno dei fondatori, e alla Lega muratori di Modena, d’orientamento sindacalista rivoluzionario. E’ uno dei principali esponenti della CDL sindacalista, entra a far parte della Commissione esecutiva, collabora al periodico “La Bandiera Proletaria” e dirige alcune lotte del lavoro. Nello stesso periodo partecipa a convegni e riunioni in varie parti d’Italia, ed è in relazione con i principali esponenti anarchici e sindacalisti rivoluzionari italiani. Nel 1916 è gerente di “Guerra di Classe”, organo dell’USI, che si stampa a Mirandola.
Nel maggio 1917 è arrestato nel corso di una manifestazione antimilitarista di cui è promotore. Nel giugno 1917 è di nuovo segnalata la sua partecipazione a un convegno anarchico a Firenze. Nel 1918 è arruolato e inviato prima a Crema e poi a Brescia.
Rientrato a Modena riprende il suo impegno sia nella CdL sindacalista che nella Federazione comunista anarchica modenese. È arrestato a seguito del furto delle mitragliatrici ma il processo lo proscioglie da tutte le accuse.
Ritornato in libertà, continua a svolgere la professione di muratore, senza mettersi in particolare evidenza, pur continuando ad aderire al movimento anarchico. Diffidato nel 1926, ancora ad 1931 è incluso nella lista delle persone da “ritenersi pericolose in caso di perturbamento dell’ordine pubblico”, ed è costantemente vigilato fino al 1942. Muore a Modena il 4 aprile 1946.
 
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